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La notte dell'attesa

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La notte della lunga stella con la coda, la notte dell’attesa – la sera del 24 dicembre per i bambini è la più lunga dell’anno – e del risveglio. La notte del passato, delle pagine dei libri dell’infanzia, di dicembre quando era ancora dicembre e la neve scendeva e il cielo diventava bianco all’improvviso.

La notte dei guanti per ripararsi, e dei paraorecchie colorati, una sciarpa fatta a mano dalla nonna (che riscalda sempre di più di quelle delle amiche e degli amici), il naso che cola, il berretto in testa, le guance rosse per l’aria, gli occhi che lacrimano per qualche fiocco di neve, le corse sulla strada per fare a gara chi “fa più nuvole” con il fiato caldo. E poi i pupazzi di neve, le pubblicità in televisione, i finti “Babbi Natale” sulle strade – va a capire chi c’è dietro, ma nel dubbio il regalo me lo prendo lo stesso -, e le macchine fotografiche – oggi sostituite dagli smartphone - per “fermare” l’attimo.

La notte delle stelle che sono sempre coperte dalle stelle, forse perché anche loro vogliono riscaldarsi senza conoscere il calore dello sguardo dei bambini.

La notte del Natale, della Santa messa di mezzanotte. La notte dei sogni corti, del giorno che non arriva mai, e nell’attesa ti chiedi se sei stato “così buono” da meritarti i regali che hai chiesto.
Ma è anche la notte che supera la notte, e che ti spinge lontano, quando capita, a provare a capire com’è il Natale nei Paesi che non lo festeggiano. Eppure anche lì vivono i bambini…


Buon Natale di cuore amici!

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© Foto Fiorirà un giardino | "Il Natale nelle parole"di Alessandro Carli


Come riprendere il filo...

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Chi ci conosce e ci legge da quando abbiamo aperto il nostro blog, tanti anni fa, sa che ci è sempre piaciuto parlare delle aziende con cui collaboriamo in maniera particolare. Quanto tempo è passato... eppure sembra ieri sapete? Il tempo per riprendere il mano questo "diario", che così tanto ci ha regalato umanamente e professionalmente, non è mai abbastanza in effetti. 


In questi anni abbiamo visto crescere la nostra pagina Facebook e piano piano anche quella suInstagram che curiamo con più attenzione, mentre abbiamo sicuramente trascurato il nostro blog. Così abbiamo pensato di "riprendere il filo" e parlarvi dell'arte del ricamo, ripartendo dal raccontare - per parole e immagini - le cose belle che rendono così speciale il nostro lavoro. 


Vogliamo condividere con voi amici, alcuni scatti tratti dalla nuova collezione Danton di Romo, una delle aziende tessili inglesi più interessanti ed innovative nel panorama mondiale, di cui siamo orgogliosi rivenditori. 


In collaborazione con i migliori stilisti e fotografi in circolazione, la squadra di progettazione e disegno ha scelto come sfondo un vecchio castello francese, davvero perfetto per l'ambientazione della collezione. Le foto, di cui qui potete vedere una piccola selezione, sono di una bellezza senza precedenti. Ve le mostreremo un po' alla volta - come si fa con le cose che non si vorrebbe mai finissero - e vi invitiamo a venirci a trovare in negozio per ammirare questa collezione con i vostri occhi. 



L'arte del ricamo, dicevamo. Una tecnica tradizionale mediante fili di colore diverso, aggiunge un elemento di preziosità a questo elegante elemento floreale, declinato in una sofisticata gamma cromatica. La bellissima magnolia in bocciolo che vedete in questa bellissima foto viene ricamata su puro lino. 



Per chi come noi ama reinterpretare con un tocco unico le fedeli riproduzioni di mobili classici realizzate da maestri artigiani in via d'estinzione, questo divano letto in stile Luigi XV riletto in chiave contemporanea è un vero colpo di fulmine.



L'azzurro tenue di questo velluto riporta a nuova vita una vecchia poltrona dimenticata forse in soffitta e il verde azzurro di questi ricami filtrano la luce della finestra in maniera perfetta. 



Trame, stampati e tessuti ricamati. La collezione Danton di Romo presenta rigati interessanti e moderni disegni geometrici, insieme alla magnolia orientale e ad un elegante disegno floreale leggermente sbiadito, rievocativo del tipico giardino inglese trasposto sul fondo di lino. Affascinante l'accostamento col rombo geometrico dai bordi sottili ricamato sul tenero lino saia con cui è realizzato il copriletto. 



Di cuscini non ne abbiamo davvero mai abbastanza. E questi quanti sono belli? Fanno capolino da un vecchio mobile con ante ricoperte da rete da conigliera e sono realizzati con i tessuti di questa splendida collezione.



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© Foto Romo | Tutti i diritti riservati. All rights reserved.


Gipsy garden: una carovana di artigiani e mercanti non convenzionali

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Oggi è bel tempo e qui in Riviera, si sa, coi primi soli si vola al mare. Ma per chi di voi, parlo a quelli più gitani e non convenzionali, fosse disposto a rinunciare anche solo per mezza giornata a tintarella e a una passeggiata sulla battigia, consiglio di fare una deviazione a Savio (tanto siamo in zona) e di tuffarsi nelle atmosfere bohémien, shabby e vintage del Gipsy Garden a Casa Minù


Trattasi di un suggestivo mercatino con circa 40 espositori "scelti", immerso nel verde della campagna romagnola, a pochi minuti dalle più blasonate località rivierasche. 

Chi troveremo ad aspettarci? Una carovana di artigiani, creativi e mercanti in un immenso giardino tutto da scoprire pronti a farvi da guida in una caccia al tesoro fra oggetti fatti a mano in legno e ceramica, mobili e complementi d'arredo in stile "campagnolo elegante" e bohémien, opere di cucito creativo e abbigliamento, gioielli e articoli realizzati all'uncinetto, oggetti vintage e antichità del rigattiere, per finire in bellezza con laboratori di calligrafia creativa. In loco sono previsti anche punti di ristorazione. Della serie, non ci facciamo mancare niente.

Un evento unico nel suo genere che gli amanti delle cose vecchie e dei mercatini all'aria aperta, non possono assolutamente perdere. Si comincia alle 11.00 di stamattina e si va avanti fino alle 22.00.

Siete pronti a conoscere questa allegra comitiva? 
Io ci sarò.

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Foto rigorosamente a tema, scattata per noi da 
Infraordinario Studio.

Con i "Mercoledì del cuore" prende il via l'estate a Forlì

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Come ogni estate che si rispetti tornano i "Mercoledì del Cuore" a infiammare a ritmo di musica, buon bere, cibo di strada, shopping ed eventi di ogni tipo, l'anima storica di Forlì. Dall'8 giugno al 13 luglio, tutti i mercoledì fino a mezzanotte, il centro della nostra città si rimette in movimento. La nostra via, in particolare, sarà chiusa al traffico per dare spazio anche quest'anno a "Regnoli Beach": un pezzo di spiaggia e di mare per tutti quelli che in Riviera ci vanno solo la domenica. 

Grazie al lavoro svolto dai commercianti e dai residenti, in via Giorgio Regnoli, arriveranno il rumore del mare, gli ombrelloni, i lettini, le immancabili cabine, le reti, i salvagenti, i pesci, le meduse, le spugne, i coralli e, quest'anno, anche una bellissima torretta da salvataggio dipinta rigorosamente di rosso all'entrata del Corso per dare il benvenuto a tutti! Ogni attività commerciale ha in serbo un ricco calendario di iniziative. 

Ci saremo anche noi naturalmente! Ci trovate davanti al negozio, dalle ore 21 circa, per presentare a tutti gli appassionati di decorazione la Vintage Paint, la pittura gessata che ha rivoluzionato il modo di dipingere. Potrete farci tutte le domande del caso e partecipare anche a delle prove di prodotto gratuite per imparare alcune semplici tecniche di decapatura e anticatura con una delle nostre decoratrici. Un piccolo angolo della città dove scoprire ispirazioni, suggerimenti e nuove idee per personalizzare la vostra casa.

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Foto scattata per noi da 
Infraordinario Studio

Al Mèni: con le mani e con il cuore

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Ha chiamato a raccolta sotto un tendone da circo a strisce bianche e rosse, sul lungomare di Rimini, i più giovani e promettenti cuochi in circolazione. Un omaggio in chiave enogastronomica allo spirito onirico di Federico Fellini e alla sua amata città. 

A guidare Al Méni – che in dialetto romagnolo significa 'le mani’ dal titolo di una poesia di Tonino Guerra – il circo mercato dei sapori e delle cose fatte con le mani e con il cuore, c’è un altro visionario: il re dei re Massimo Bottura

Per due giorni, sabato 18 e domenica 19 giugno, la cucina d’autore è scesa in piazza, di fronte al mare, per mescolarsi in mezzo alla gente comune. A questo evento importantissimo e unico nel suo genere ho dedicato un articolo sul magazine Mademoiselle Maison Living che se volete potete leggere qui e condividere sui vostri sociali. Alla prossima avventura! 











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Ringrazio di cuore Marco Poderi per le bellissime foto che ci ha girato. I crediti fotografici sono di Polidori&Partners.it

Che la festa cominci!

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Immaginiamo per un attimo che queste casine siano quelle di una piccola e ridente cittadina romagnola che per una settimana si trasforma nella capitale del "mangiar bene", che quello steso sia uno dei ricettari più famosi al mondo e che quelli lì siano gli occhialini del suo concittadino più illustre. 

Dal 25 giugno a Forlimpopoli è scattata l'ora X: fino a domenica 3 luglio il centro storico sarà animato dalla Festa Artusiana che da 20 anni prende il nome e rende omaggio a Pellegrino Artusi, padre indiscusso della moderna cucina italiana. 

Filo conduttore sono le preparazioni fatte in casa e le oltre 700 ricette del manuale artusiano "La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene" che rivivono nei tanti ristoranti e punti di degustazione allestiti lungo le strade, le piazze e i vicoli di Frampùl (come la chiamiamo qui), rinominati per l’occasione secondo i capitoli del celebre libro.


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Foto firmata perI love country chic da 2 vere buongustaie oltre che fotografe di cucina con i controfiocchi:
Sara e Chiara di 
Infraordinario Studio

Da leccarsi i baffi

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Mi capita spesso di iniziare qualcosa per caso, di seguire l’onda del momento senza starci troppo a pensare. Mentre la mente vaga le mani lavorano e quando i pensieri si ricongiungono con le azioni sono la prima che si sorprende del risultato. Mi è successo anche oggi e adesso che guardo la mia bella torta ai lamponi ripenso alla giornata che non è iniziata con uova e farina... 

Le idee mi fioriscono in testa soprattutto quando sto fuori e quando rientro e mi capita di andare in cucina ecco le mani cercare libero sfogo. E così oggi ho preso burro e cioccolato e li ho messi insieme in un pentolino sul fuoco lasciando che si sciogliessero piano piano a bagnomaria. 

Sapevo di avere un bel cestino di lamponi freschi e aprendo il frigo per prendere le uova il loro tenue profumo mi ha colto come un invito. Tuorli e zucchero mescolati insieme, gli albumi li ho montati a neve. Ho aggiunto un bicchierino di cognac perché mi piace quella nota particolare che lascia nella torta una volta evaporato l’alcol in cottura. Ho amalgamato dal basso verso l’alto, delicatamente ho mescolato finché il composto non è apparso perfetto. 

Ho messo in forno per 30 minuti e nel frattempo, ho finalmente colto l’invito dei miei lamponi. Li ho lavati e asciugati con la cura delicata di chi ha paura di far male. Il loro timido profumo si è spanso in attesa di fondersi con l’aroma di cioccolato della torta appena sfornata. 


E pensare che questa mattina mi sono alzata prestissimo per passare tutta la giornata in campagna. Avevo lasciato le persiane della mia camera da letto spalancate perché adoro aprire gli occhi con l’aurora. In questo periodo dell’anno se ti svegli prima del sorgere del sole vedi la luce invadere con forza le tenebre che intimidite indietreggiano fino a scomparire. 

Ecco, io mi sveglio all’alba per farmi inondare dalla luce del giorno che nasce. E così pervasa me ne sono andata per il solito viottolo lasciando liberi i pensieri. Il cestino lo porto sempre con me perché la natura è buona e generosa e non manca mai di omaggiarmi con qualcosa di speciale. 

Cammino senza fare troppa attenzione tanto il sentiero lo conosco al punto che il suo solco l’ho scavato coi miei passi. Vengo qui da quando sono piccola e nonostante questo ogni volta, ogni cosa mi sembra nuova. Questi fiori li oggi per la prima volta. Eppure il cespuglio è folto e rigoglioso e non sembra sia nato da poco. Mi fermo attratta dalla corolla semplice e dal rosa appena accennato dei petali. Il profumo è quasi impercettibile ma piacerebbe al naso di un grande profumiere francese. 

Dico grazie e faccio un piccolo inchino di riconoscenza, poi colgo qualche ramo da mettere nel mio cestino. Anche oggi ho avuto il mio dono dalla natura. Continuo la passeggiata fino al limitar del bosco canticchiando vecchie canzoni. 


Cucù, sei tu? Chi c’è là dietro di te? Nessuno lo sa. 

In verità i fiori non coprono, non nascondono. Sono lì per abbellire fosse una tavola, un angolo di casa o anche una persona. Collo, anse, pancia e piede sono le parti dell’anfora antica e sono io. 

Dunque così, con il mazzo di fiori sorretto a due mani sono il vaso per i miei bellissimi rami. 

Ho la testa tra le fronde o il mio corpo è fiorito? La risposta non viene e resto in attesa, sospesa per qualche minuto… 


Al mio segnale scatenate le mani… fuori i folli pensieri dentro l’azione. Ho raccolto i fiori questa mattina presto dopo una lunga passeggiata. Li ho presi perché sono come me all’apparenza semplici, ma se ti soffermi un po’ sono pieni di dettagli inaspettati. 

I petali sono delicati e comuni con quel tanto di presunzione che basta a far abbozzare la forma di un cuore. Banalmente bianchi se non fosse per il rosa talmente impercettibile che potresti pensare che sia soltanto per timidezza. Singoli, formano coppie o piccoli gruppi sui rami. 

Li ho tenuti in mano raccolti come in un vaso e adesso voglio riempire con la loro discreta bellezza tutta casa. Prendo bicchieri spaiati, bottigliette vuote di succhi di frutta, qualche vasetto di vetro di yogurt. Poco importa se non sono vasi di finissima porcellana cinese dove un ramo di orchidea pretenderebbe di essere sistemato. 

Fiori come questi non hanno bisogno di ornamenti inutili, la loro bellezza sussurrata si percepisce meglio senza orpelli. Mi diverto a dividere i lunghi rami fioriti in piccoli tralci perché ogni fiore possa avere il suo spazio, la sua luce, possa far sentire forte il suo nome.


La giornata è lunga, le cose fatte già tante. Ho sistemato i vasetti fioriti in ogni stanza e adesso mi serve un po’ di riposo, un po’ di ristoro. Vado in cucina preparo un tè alla menta super rinfrescante fatto come dio comanda. Mentre aspetto il tempo di infusione penso ai miei piccoli fiori. 

Giulietta si struggeva chiedendosi se la rosa con un altro nome avrebbe lo stesso dolce profumo, io mi domando quale sia il loro nome. Anonimi, ma non per questo meno odoranti mi ricordano l’aroma dei frutti di bosco. 

Cara Giulietta, con la loro semplicità questi fiori hanno risolto l’enigma in cui sei rimasta intrappolata per secoli. Intanto, ripensando ai frutti di bosco mi viene l’acquolina, le mani si attivano spinte dal ricordo del cestino di lamponi freschissimi che mi hanno regalato.

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Ricetta torta al cioccolato e lamponi

Ingredienti:
200 gr di cioccolato fondente
200 gr di burro
150 gr di zucchero a velo
4 uova
2 cucchiai di fecola di patate
1/2 bustina di vanillina
un bicchierino di liquore
lamponi freschi (lavati e asciugati) 

Cominciate la preparazione sciogliendo a bagnomaria il cioccolato insieme al burro. Dividete i tuorli dagli albumi, che dovete mettere da parte per essere montati, e mescolateli con lo zucchero a velo. Fate raffreddare per qualche minuto la salsa di cioccolato prima di unirla ai tuorli lavorati con lo zucchero, avendo cura di lasciarne da parte un pochino per la guarnizione finale. Aggiungete poi la fecola di patate, un bicchierino di liquore e la vanillina. Montate a neve gli albumi e uniteli con delicatezza al resto dell'impasto fino a che non siano perfettamente amalgamati. Imburrate la teglia e foderatela con della carta forno, versate metà del composto e cospargetelo con una manciata abbondante di lamponi che coprirete poi con l'impasto rimasto, livellate la superficie e mettete in forno a 180 gradi per 30-40 minuti. Lasciate raffreddare la torta e decoratela a piacere con la salsa di cioccolato e i lamponi freschi rimasti. 

Da leccarsi i baffi. Provare per credere.

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Le bellissime foto che accompagnano il racconto di Paola Conficoni sono di Infraordinario StudioLa tela cerata rossa a pois bianchi usata per la merenda è di Au Maison. La potete comprare online su I Love country chic shop.


Acqua e sapone

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Il sapone di Marsiglia proviene dal sapone di Aleppo: un tesoro che si scioglie ogni volta sotto l'acqua e che disperde nelle nostre mani migliaia di anni di cultura e di storia. Ora quella terra è stata distrutta dalla guerra. Tenere in mano uno di quei saponi e girarlo sul palmo come un cubo di Rubik mi fa un certo effetto, perché quella civiltà e quella cultura millenaria sono state letteralmente rase al suolo.

La tecnica di fabbricazione originaria della città di Aleppo, in Siria appunto, è a base d'olio d'oliva e di alloro, e si è diffusa grazie alle crociate attraverso il bacino del Mediterraneo, passando per l'Italia e la Spagna, fino a raggiungere Marsiglia dove quel sapone ha fatto storia.

Colleziono vecchi saponi. Quelli che vedete in foto provengono da alcuni mercatini delle pulci francesi. Mi piace mescolarli con quelli nuovi prodotti ancora artigianalmente e utilizzarli come piccoli oggetti d'arredo.

Dopo aver attraversato insieme a voi l'azzurro del Mediterraneo, vi saluto con questa ultima foto che si chiude sul porto di Marsiglia.

Ma è solo una tappa. Il nostro viaggio continua.

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Le bellissime foto che accompagnano il nostro nuovo racconto sono di Infraordinario Studio. Le carte da parati dipinte a mano, quelle di stampo classico a fiori, le ceramiche artigianali e la biancheria da bagno firmata Blanc Mariclòle potete trovare da noi in negozio. 

Succi Creazioni d'Interni | Via Giorgio Regnoli, 4 | 47121 - Forlì (FC) Italia | tel. +0543 32272 | cell. 339 6416483 | succi.arredamenti@gmail.com




Dillo con un fiore

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Cari amici, con questi romanticissimi fiori in carta crespa realizzati a mano da Andrea Merendi - che fanno bella mostra di sè in questa nostra vecchia damigiana francese - vi salutiamo e vi facciamo i nostri migliori auguri di Buon Anno con la speranza che possiate trovare un po' di poesia per ogni giorno che verrà.

P.S. (particolari significativi)
Andrea Merendi stupisce per la sua creatività ed originalità. Romagnolo di Faenza, è un allestitore e stylist di talento riconosciuto in Italia e all’estero che ha saputo proporre i fiori di carta in chiave moderna. Questo artista dal gusto raffinato e di grande maestria prende spunto dalla natura per creare elementi decorativi unici e del tutto innovativi. In questo modo, i suoi fiori non sono copie di quelli che si trovano in natura, ma oggetti nuovi, delle piccole opere d’arte in carta crespa che traggono ispirazione dalle forme e dai colori dei fiori.

Mani d'oro

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Mani d'oro. Sono quelle degli artigiani italiani in via d'estinzione. 

Nel nostro territorio esiste la secolare Stamperia Bertozzi di Gambettola famosa per aver fatto conoscere ormai in tutto il mondo la stampa a mano su tela, secondo la vecchia tradizione romagnola. Si tratta di una famiglia di artigiani unici nel loro genere, che devono il loro successo oltre che alla notevole maestria, anche alla ricerca continua e all'innovazione. Da anni sperimentano questa antica tecnica di stampa anche sulla pelle e sulla ceramica, utilizzando colori sempre nuovi come ad esempio l'oro, con risultati strabilianti. Dovete pensare, infatti, che la stampa romagnola tradizionale è storicamente color ruggine. 

Quest'apparecchiatura pensata su un tavolo di assi di legno naturale, presenta un runner in puro lino stampato a mano e la collezione vintage di piatti in porcellana spennellata in oro zecchino realizzata da Bertozzi sempre a mano. Perfetto per una tavola formale, ma anche per un evento speciale come una cerimonia, il servizio è accompagnato da vecchi bicchieri in cristallo profilati d'oro e da un originalissimo set di posate in acciaio inossidabile, con manico lavorato color oro lucido, della linea Retrò di Bitossi. Il ritorno di un grande classico reinterpretato in chiave contemporanea. I fiori in carta crespa, rigorosamente dorati, sono realizzati a mano da Andrea Merendi

Tutto orgogliosamente italiano. Se volete fare il pieno di poesia e lucidarvi gli occhi, queste meraviglie aspettano solo voi in negozio.

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Succi Creazioni d'Interni | Via Giorgio Regnoli, 4 | 47121 - Forlì (FC) Italia | tel. +0543 32272 | cell. 339 6416483 | succi.arredamenti@gmail.com. Le fotografie del nostro nuovo post sono firmate per noi da Marco Onofri

"Mariage", la nuova rivista italiana sul matrimonio creativo

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Una storia d'amore nella sua accezione più spirituale, ma anche in quella più terrena, sensuale e vibrante di passione. È la favola che abbiamo raccontato su "maMa Mademoiselle Mariage", la prima rivista italiana sul matrimonio creativo, in uscita a fine febbraio. 

Ecco per voi qualche scatto tratto dall'editoriale che abbiamo avuto l'onore e il piacere di curare con una squadra di professionisti incredibile. Per il progetto noi di Succi Creazioni d'Interni ci siamo occupati in particolare delle ricerca degli oggetti di scena e della fornitura dei complementi d'arredo per l'allestimento del servizio fotografico. 

In questo innovativo giornale cartaceo potrete trovare le più attuali tendenze sul tema, i luoghi più belli dove convolare a nozze, i migliori organizzatori di matrimoni, fioristi, grafici, stilisti, fotografi e videofotografi del panorama italiano e internazionale.‬ 

Se siete di quelli, come noi, disposti a fare chilometri pur di scovare nelle librerie indipendenti le più belle riviste in circolazione (introvabili in edicola e reperibili solo in rete) e amate le cose che non è facile trovare in giro... se siete professionisti del settore alla ricerca di tendenze alternative rispetto ai soliti periodici patinati o state per convolare a nozze e desiderate ispirazioni particolarinon dovreste per nulla al mondo perdere il primo numero di "Mariage"

Potete prenotare la vostra copia o abbonarvi alla rivista cliccando qui

Poi fateci sapere che ne pensate... ok?

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Crediti:
Concept, planning, styling @biancoantico
Flower design @ninaeifiori 
Props & Furnishing @ilovecountrychic 
Fabrics @romo_fabrics
Paintings @evagermani 
PR & communication @fra_ga 
Graphic @cutandpaste_lab 
Bride dress @lajoliefillerobe 
Bride jewels @rada_accessori
Bride accessories @guineverevines 
Groom suit @_antonellarossi 

A SPASSO NEL TEMPO

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Non vi è mai passata per la testa l'idea di arredare casa con alcuni pezzi autentici - magari di gusto rustico - per togliere di mezzo quella sensazione di freddezza e perfezione che regna sovrana negli arredi moderni? 

A noi piacciono le cose (soprattutto campagnole) che sanno raccontare una storia. Quelle che 'respirano ancora', diciamo così. Che hanno qualcosa da dire di sé, di chi le ha realizzate e di coloro che poi le hanno usate. E quasi sempre, gli oggetti che sono capaci di raccontarti una storia, sono fatti bene e con grande passione. 

Poi ci sono le cose mute, coperte di polvere, quelle che non parlano più o che se lo fanno, solo con un filo di voce. Bassissima. Sono quelle che vanno capite e sapute ascoltare. E non tutti ne sono capaci. 

A volte ci pensano i rigattieri a portarti a spasso nel tempo. Ma quella è un'altra storia. 

Riprendere in mano qualcosa di vecchio abbandonato in angolo non significa solo dargli un'altra vita (il che non è male pensateci... chi di noi non vorrebbe ripartire dal via a fine corsa?), ma la possibilità di raccontarsi per quello che si è stati e ancora si è - anche se piuttosto malandati - a un'altra generazione. 

In pratica le "robe vecchie" continuano a parlare per raccontarci chi siamo, da dove veniamo, quali sono le nostre radici, ci insegnano ad apprezzare il valore delle cose semplici, fatte a mano 🙌, che funzionano, che non si rompono, fatte per durare insomma. Ci insegnano a non aver bisogno del superfluo. A sistemare e non a buttare ciò che è rotto. Ci ispirano. Ci liberano l'immaginazione. Ci insegnano a tracciare una nuova rotta. 

Aggrapparci con forza al passato non significa non avere idee, ma a identificarci in alcuni di quei valori che sembrano (a volte) persi per sempre. E di questi tempi ce n'è davvero un gran bisogno. Di ripartire da lì, intendo. 

Prendiamo questo vecchio manichino sartoriale dell'inizio dell'inizio del secolo scorso, appartenuto alle abili mani di una sartina ormai passata a miglior vita. E questo bellissimo lampadario in ferro arrugginito dal tempo in cui le gocce in vetro cristallo trasparenti si alternano, in un gioco di riflessi, a quelle color ambra. Sapeste quante storie mi hanno già sussurrato nelle orecchie e quante cose ho imparato, non solo su ago e filo...

La bellezza salverà il mondo

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La bellezza salverà il mondo

Ad insegnarcelo, sono i ragazzi di Slow Flowers. Per chi vuole sapere come, ma anche per chi non c’era, ho raccontato la loro storia e quella di un rudere abbandonato in mezzo al Chianti - che hanno trasformato nella più bella casa in fiore che io abbia mai visto - sulle pagine de La casa in ordine dove ogni tanto ho la fortuna di poter scrivere. Per questo magazine e non solo, ma prima di tutto per me, scovo gli eventi più indipendenti che vengono organizzati su suolo italico.

Che piacere ritrovarvi qui amici, dove tutto è cominciato e dove ogni tanto faccio ritorno. Sembra ieri, eppure sono passati già 10 anni. Era il 2007. Quante cose sono successe nel frattempo. 

Ogni giorno mi alzo, potete credermi o no, e mi sento profondamente grata per il lavoro che faccio. Per certi versi, nell'approccio alla vita, ho ancora l'entusiasmo dei bambini. Con le sue diverse sfaccettature (che un giorno forse riuscirò a raccontarvi) - proprio come succede a un prisma che, colpito dalla luce, la separa in tutte le sue componenti cromatiche - il mio lavoro mi permette di vedere, in ogni persona che ho la fortuna di incontrare sulla mia strada, il colore che si porta dentro. 

Quello di Lelia Scarfiotti è blu. Prendete queste foto. Sono tutte sue: a volarci dentro come un aquilone, hanno il profumo puro della poesia. Non mi viene in mente altro per definirle. Sempre che ce ne sia bisogno. Come quella grazia interiore in via d'estinzione fra il genere umano, che Lelia forse non sa d'avere e di cui tutti molto probabilmente le parlano da sempre. C'ha la grazia dentro. Lo senti dalla voce e ne hai conferma quando t'imbatti nei suoi lavori. Come il polline dei fiori che ama ritrarre, a portare la grazia dappertutto ci pensano le sue foto, che la diffondono in giro per il mondo proprio come fanno le api quando volano silenziose di corolla in corolla e ci fanno sognare di essere più leggeri.

Piano piano, ci stiamo allontanando dal paradiso. Ed è bellissimo riuscire a sognare di diventare, anche solamente per qualche attimo, un’ape no?

La ragazza delle foto si chiama Jenny ed è una sua amica. Altro non so. Posso solo immaginare che sia qui, come un Virgilio dei nostri giorni, per traghettarci nella selva oscura e fra le stanze fiorite di questo rudere abbandonato dal barone e da Dio in mezzo alle viti e agli ulivi, nel cuore del Chianti. Siamo a Podernovi, un paesino passato alla storia del cinema. Qui, infatti, Bernardo Bertolucci decise di girare il suo indimenticabile "Io ballo da sola". E se l'ha fatto qui e non da un'altra parte, un motivo ci sarà. Per capirlo, forse, basta guardare il videoracconto di Slow Flowers che ha girato Matteo Castelluccia.

Ci ho messo ore a scegliere le foto che Lelia mi ha mandato, non solo perché erano tantissime, ma perché sono davvero una più bella dell'altra e volevo che fossero quelle giuste. 

PS. Per chi di voi si chiede se per caso ho lasciato questo posto - ogni volta che torno qualcuno di voi se n'è andato 😔  - dico che I love country chic non morirà mai, nemmeno il giorno in cui dovrò passare a miglior vita. Mi sono solo trasferita. Venite a trovarmi su Instagram

Non posso proprio separarmi da questo blog, gli devo troppo. E poi su IG mica posso postare tutte le foto che voglio. Per raccontare una storia lì tocca sceglierne una sola alla volta. E io non ne sono capace. Mi manca il dono della sintesi da quando sono piccola. Spesso una sola foto non può rendere giustizia a una storia. Come in questo caso. Che una storia così è troppo bella per essere raccontata con un solo scatto. 

Torno presto, promesso.

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Crediti:
Foto di Lelia Scarfiotti (IG @lscarfiotti - FB @LeliaScarfiottiPhotographer
Slow Flowers Italy (IG @slowflowersitaly - FB @slowflowersitaly
Video di Matteo Castelluccia
Il mio racconto su Slow Flower Italy lo potete leggere suLa Casa in Ordine

Una collezione da "Mille e una notte"

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Buondì. Molti ci conoscono da quando abbiamo cominciato a raccontarvi chi siamo, cosa facciamo, cosa ci piace, cosa combiniamo nel tempo libero e quelli che si sono presi la briga di venirci a trovare di persona - anche da molto lontano - che da clienti in alcuni casi si sono trasformati in amici, sanno che la ricerca e la curiosità, oltre che la passione per il nostro lavoro, ci hanno sempre accompagnato nel nostro cammino. E lo saranno ancora per molto, spero.

Per alcuni di voi - come noi del resto  - che per tanti anni si sono innamorati dei toni polverosi e rassicuranti del rustico elegante o del "country chic", una collezione come quella che stiamo presentando nel nostro dehors in occasione dei "Mercoledì del Cuore", potrà sembrare un po' azzardata, ma c'è un perché.

Uno, ci strapiace ed è la conditio sine qua non di ogni cosa in cui ci tuffiamo. E poi , crediamo che non ci sia nulla, al momento, di più azzeccato e convincente - e non solo alla luce delle tendenze contemporanee - da accompagnare e con cui interpretare il tema scelto dai commercianti di Via Giorgio Regnoli per quest'anno: la narrazione fantastica. 

Per l'occasione la via si è così trasformata in "Una strada... tante favole": ognuno di noi ha portato il suo 'racconto', appunto, immerso nella magiche atmosfere estive ricreate anche grazie alle luci soffuse e alle lanterne boho di Blanc Mariclò, e dagli eventi festosi, le sane chiacchiere, il buon cibo e i concerti organizzati in centro. 

E così è stato e lo sarà ancora amici, tempo permettendo. 

Un viaggio tra Oriente e Occidente, alla scoperta dell'unicità e dello stile, quello in cui abbiamo deciso di accompagnarvi nelle serate dei mercoledì di Forlì nel Cuore. A farvi sognare, i cuscini ikat artigianali in velluto e seta di Les Ottomans, uno spettacolo da "Mille e una notte".

Passate a trovarci. E se abitate lontano, fateci sapere cosa ne pensate di questo cambio di rotta. Crediamo profondamente che per chi fa questo mestiere, come per un marinaio, navigare sia davvero indispensabile o, per dirla come va detta che... Navigare necesse est.

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Foto di Bertrando Di Renzo (nella foto) designer di Les Ottomans.

Rustico moderno e vintage elegante

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È in spazi così che troviamo la pace, lontano dal caos della vita moderna. 


Credo che non ci sia niente di più rappresentativo di questa foto per descrivere il cuore della nostra attività, che sulle spalle si porta un secolo di storia.

Noi che da anni abbiamo scelto l'eleganza semplice dei tessuti naturali e degli oggetti di recupero per raccontare il nostro amore per il gusto rustico, le patine consunte, le palette neutre e quel senso di bellezza imperfetta che ne deriva, capace di creare ogni volta un'atmosfera senza tempo.


Guardate la caduta fluida e ricca di questo puro lino alla finestra e l'incantevole semplicità del semi-velo in puro lino a maglia aperta sottostante... Non sono bellissimi?


[Parentesi] Anche voi gli scampoli li custodite dentro agli armadi sistemandoli con cura per tipo e colore? Con le rimanenze, soprattutto quando si tratta di piccoli tagli, a noi piace creare dei "petits rien", dei "piccoli niente"... li chiamiamo così.

E voi che ci fate con i rimasugli delle stoffe? Raccontatemi un po'...

Quelli che vedete qui in tutta la loro bellezza imperfetta sono degli scampoli Damaris di Romo, collezione che io personalmente adoro per i suoi toni polverosi.

Ispirata alla filosofía dello “slow living”, la Damarisé una collezione di tende elegante e discreta, preziosa nella qualità dei filati e nelle texture. I veli - morbidi, delicati e femminili -si accompagnano ad un jaquard di lino dall’elegante motivo paisley e a un unito in puro lino dalla magnifica pesantezza e caduta fluida. I veli, tutti lavabili e in grande altezza, sono presentati in colori chiari, leggeri e country chic – come il lilla, il rosa cipria, e il grigio chiaro.


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Se volete vedere e toccare con mano questa collezione di Romodi cui siamo orgogliosi rivenditori, veniteci a trovare in negozio a Forlì! 

Arredamenti Succi
Via Giorgio Regnoli, 4
47121 Forlì (FC)
Tel. 0543 32272
succi.arredamenti@gmail.com.
Foto e tessuti di Romo.



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Voglia insostenibile di leggerezza. Che per spiegarla, la leggerezza, non servono le parole. Basta guardare una nuvola... 

Si chiama proprio così una delle lampade a sospensione più originali di Borgo delle Tovaglie. Amore a prima vista per tutti quelli che, col naso all'insù, hanno la fortuna di scoprirla. É già la sesta Nuvola che passa sul cielo del nostro soffitto. 

Da tempo per illuminare i nostri giorni e le vostre case, abbiamo scelto l’inconfondibile, quel tocco di stile all’italiana, che non c’è niente da fare, ce l’abbiamo nei geni. 

Come in questa Nuvola, che ci prende in giro facendo le capriole. E ogni volta sarà unica e irripetibile. Come l’impalpabile volo di una farfalla. 

Deciderete voi con quali colori dell’arcobaleno creare giochi di luce e trasparenze, grazie ai suoi paralumi fatti a mano in leggerissima garza di lino puro, lasciati a taglio vivo in una voluta e sorprendente incompiutezza. Perché lo sappiamo no che la bellezza esiste solo nell’imperfezione? 

Sarà per questo che lo amo così tanto e che solo a guardarla mi sento più leggera.

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Se volete scoprire la collezione di lampade e lampadari di Borgo delle Tovagliedi cui siamo orgogliosi rivenditori, veniteci a trovare in negozio a Forlì! 

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Foto di Borgo delle Tovaglie.

Invecchiato ad arte

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Elegante scrittoio "Grand siècle" con cassetto e ribaltina. Finitura decapé color grigio chiaro. Maniglie anticate in metallo cesellato. Misure: H100xP35xL90 cm. Sullo sfondo, bellissimo pannello murale dipinto a mano. 


Questa decorazione artistica è realizzata artigianalmente su carta con supporto di garza di cotone. Si fa notare, oltre che per l'originalità, per essere priva di cornice: è disponibile sia da appendere che in appoggio su supporto ligneo. 

I pannelli e ai teli decorativi dipinti - da proporre insieme o anche in alternativa come decorazione d’interni alle pareti invecchiate ad arte che simulano un muro consunto esposto per anni all'azione degli agenti atmosferici - offrono un’ottima soluzione d’arredo sia per l’impatto scenografico ‘disinvolto’ che per versatilità e riduzione dei costi. 

Come supporto per i pannelli dipinti vengono utilizzate tele ottenute unendo cartoncino, carta velina e garze di leggerissimo cotone. Forse una delle caratteristiche più interessanti di questi pannelli è che non sono incorniciati. È molto più interessante appenderli liberi, come semplici teli, alla parete. Possono avere una fantasia oppure un'altra, essere più o meno invecchiati, o avere dimensioni grandi o piccole a seconda delle esigenze e quindi sono personalizzabili su richiesta del cliente.


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Se volete scoprire queste meravigliose tecniche di decorazione veniteci a trovare in negozio a Forlì.

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Foto di Infraordinario Studio.

Palette rosa quarzo

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Una tinta polverosa e femminile in cui vien voglia di rifugiarsi come in un bozzolo. Chiamiamolo effetto cocoon.

Se solo potessi farvi sentire con le dita la finitura di questo tessuto naturale dal tatto morbidissimo. Non è meravigliosa questa moodboard realizzata col Linara rosa quarzo di Romo, punto di partenza per la realizzazione di questo letto imbottito con testata sfrangiata a taglio vivo?

Sapete, per chi fa il nostro lavoro, ogni progetto d'arredo comincia e finisce più o meno così. Creare una tavola delle ispirazioni è vitale. Si parte sempre dall'idea di qualcosa e dal di lì si sviluppa via via uno schizzo. Lo facciamo sempre: prima di decorare una stanza, per immaginare una parete e accostare magari una testata da letto o un divano, creare tende e cuscini d'arredo in combinazione, abbinare un tappeto e un lampadario.

#magiapura

In questi ultimi anni abbiamo avuto l’occasione di poterlo fare, oltre che per i nostri clienti, anche per alcune aziende di arredamento e biancheria che ci hanno chiesto consulenza per lo sviluppo e il lancio di alcune collezioni, partendo anche dallo studio delle tendenze contemporanee e dalla previsione dei colori degli anni successivi.

Quando si crea una tavola delle ispirazioni con lo scopo di orientare un’azienda alla creazione di una linea, la posta in gioco è alta. Leggere il futuro non è semplice, credo sia più una questione di #visione. La capacità di immaginare e vedere “quel che potrà essere”, non è una questione di calcolo statistico o di probabilità, ma di sensibilità… una sorta di sesto senso direi.

Ogni volta – a prescindere dallo scopo per cui è stata creata – è una gioia per gli occhi. Dar vita a una tavolozza è un percorso in divenire che ti permette di nuotare via via fra i tuoi pensieri, creare associazioni di idee inaspettate, giocare con la #fantasia alla ricerca della composizione perfetta per esprimere un concetto o presentare un lavoro. Ma non sempre ciò che è armonioso per te, lo è anche per gli altri. Ed è lì il bello, pronti a risistemarla fino a trovare il giusto equilibrio.

Presentato in una straordinaria nuova gamma di 360 colori, questo misto lino-cotone lavabile firmato Romo Fabrics, offre un’impareggiabile palette di gradazioni ispirazioni


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Se volete scoprire la collezione di tessuti di Romodi cui siamo orgogliosi rivenditori, veniteci a trovare in negozio a Forlì! 


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Foto di Romo Fabrics.

Idee d'arredo per spazi non convenzionali

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Carta da parati verde ossido di rame dipinta a mano, candele sartoriali, collezioni tessili, luci, pezzi vintage originali per arredare con uno stile unico e romantico i nostri spazi di casa. 

Se volete scoprire dal vivo le nostre collezione di tessuti d'arredo, tendaggi, mobili e complementi, vi aspettiamo in negozio a Forlì e anche sul nostro rinnovato shop online.

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Foto Infraordinario Studio

Sinfonia da camera...

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Note bohemian per il nostro lampadario “cult” per eccellenza, decorato con fili di perle in legno bianco ossidato. Ad una luce, struttura in metallo, finitura anticata, trovate questa sospensione in tutta la sua bellezza sul nostro eshop e presto anche in negozio. 

Non è bellissimo?
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Info: Succi, Creazioni d'interni
Via G. Regnoli, 4 
47121 Forlì (FC)
tel. 0543 32272 - cell. 339 6416483 
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